Mercato dell’acciaio, quali prospettive per il quarto trimestre del 2022?

Mercato dell’acciaio, quali prospettive per il quarto trimestre del 2022?

"La crisi del mercato dell’acciaio europeo è imputabile all'aumento dei prezzi dell'energia, dovuto principalmente alle continue preoccupazioni per l'approvvigionamento di gas russo. Oggi l’energia è al centro delle agende politiche perché costi così elevati procurerebbero una forte decelerazione di tutto il sistema economico già fortemente provato dalla pandemia. Siamo nel bel mezzo di un’economia di guerra. Le decisioni da prendere dovrebbero essere dettate da questo criterio che è ben lontano dalle logiche di mercato. A partire appunto dal gas. In questo momento così difficile considerare il TTF come Benchmark è quanto di più sbagliato si possa applicare. Se completiamo il quadro con i tassi al rialzo, un’inflazione a due cifre ed una politica fiscale espansiva, il prossimo futuro pare più che problematico. Dal lato siderurgico assistiamo a due forze contrapposte:- la prima pronostica un innalzamento delle quotazioni in relazione ad una minore offerta di acciaio.- La seconda un abbassamento del prezzo dovutamente ad una domanda finale ridotta al lumicino. Con l’energia a questi livelli, meglio fermare gli impianti oppure produrre acciaio a costi più elevati? Il mercato sarà in grado di assorbirli? Per ora l’inox ha già stornato oltre il 2000 euro/t rispetto ai massimi di Maggio 2022 e si appresta ad una stabilità di prezzo per la  distribuzione. Si parla addirittura di un lieve aumento per l’autunno. È vero non ci sarà grande spinta nella domanda, ma ci sarà meno offerta e le Commodity energivore mancheranno. Forse non subito, ma il 2023 lo prevediamo con grandi tensioni all’orizzonte".

Alessandro Bettuzzi

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