Controllo di gestione: la strada scelta da OIKI per il cambiamento e la crescita
L’attività di organizzazione e controllo di gestione è fondamentale in una azienda per ottimizzare l'impiego di tutte le risorse a disposizione, al fine di raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Per valutare il percorso fino ad ora intrapreso da noi di Oiki e il cambiamento effettivo che sta avvenendo al nostro interno è stata coinvolta la società di consulenza GZ CONSULTANTS s.r.l., nella persona di Giorgio Ziemacki. Affermato professionista e controller da oltre trent’anni per prestigiose aziende italiane e multinazionali — oltre che formatore, conferenziere, consigliere e membro di numerosi CdA —, Ziemacki sostiene che monitorare i costi industriali, i costi del prodotto e la valorizzazione del magazzino sia importantissimo, anzi strategico, soprattutto per una azienda che produce e commercializza acciaio. “In Oiki la situazione si è presentata fin da subito ben strutturata”, afferma Ziemacki, “sia nella parte industriale, che logistica, che commerciale. Questo a fronte anche di un taglio specificamente amministrativo/finanziario della direzione che ha alzato il livello”. Secondo l’esperto esistono quattro grandi categorie in cui suddividere le aziende italiane:1) quelle che non hanno nessun controllo di gestione (e non sanno stimare i guadagni e le perdite);2) quelle che affidano il controllo di gestione al commercialista;3) quelle che fanno un controllo di gestione interno;4) quelle che utilizzano il controllo di gestione come base per prendere decisioni strategiche. Oiki vuole appartenere a quest’ultima categoria, rientrando così nel 20% delle realtà industriali che oggi (indipendentemente dalla grandezza, dal settore merceologico e dalla posizione geografica) credono che investire in una strategia di pianificazione efficace e in una verifica puntuale sia motivo di sviluppo e crescita culturale per l’azienda. In realtà si tratta di una percentuale ancora troppo bassa se si considerano i passi avanti fatti negli ultimi anni da questo servizio di consulenza, che si è spostato verso una maggiore attenzione per la rapidità nella rendicontazione, si è evoluto insieme ai sistemi di digital intelligence e ha interessato sempre più l’area della direzione generale, determinando così un cambiamento importante a livello di organigramma. Riprendendo le parole di Ziemacki, “Oiki ha sempre risposto molto positivamente alle sollecitazioni proposte, infatti le nuove metodologie indicate sono state apprese e assimilate con grande facilità. Ora l’organico altamente preparato e qualificato che compone l’azienda procede speditamente e in modo autonomo, portando ottimi risultati, come dimostra la costruzione del budget 2022. Il mercato attuale richiede alle industrie italiane di strutturare il passaggio generazionale nella governance e di costruire nuove figure manageriali da inserire nel mondo commerciale, creando ulteriori trasformazioni e divisioni nelle aree funzionali. Per quanto riguarda il caso specifico di Oiki, ad oggi si tratta di portare avanti, insieme, una attività di supporto per trovare soluzioni a problemi specifici”. E proprio il rapporto di fiducia che si è creato tra noi di Oiki e il nostro tecnico è un aspetto non trascurabile. Infatti, generalmente, un bravo consulente deve prendere decisioni in base a diversi fattori che entrano in gioco, anche psicologici, come la paura del rischio o le insicurezze personali, per cui l’empatia risulta una dote essenziale in questo esercizio. Come ricorda Ziemacki “il rapporto tra i professionisti del nostro settore e i loro clienti assomiglia molto al rapporto tra medico e paziente, il quale, per assumere la medicina prescritta, deve affidarsi completamente alla competenza e alle scelte di qualcun’altro. E io per primo lavoro tutti i giorni con grande impegno per essere un punto di riferimento valido per le aziende con cui collaboro”.