Acciaio Inossidabile: cosa ci riserva il futuro?
Nell’ultimo decennio la produzione mondiale di acciaio inossidabile colato è cresciuta del 56,1%: si è passati dai 28,7 mln di tonnellate del 2006 ai 44,8 mln del 2016 (stima) Nel 2006 era l’Europa a vantare la posizione di leader indiscusso con una produzione di circa 10,0 mln di tonnellate: il 34% della capacità mondiale era prodotta in Europa.
Purtroppo, nell’arco di questi dieci anni, la situazione generale ha subito un brusco cambiamento. Nel 2016, l’Europa è arrivata a -23% rispetto al 2006; le produzioni USA e asiatica (Cina esclusa) sono rimaste sostanzialmente invariate (intorno alle 2,900 mln di tonnellate la prima e sulle 9,8 mln di tonnellate la seconda ). A giocare un ruolo decisamente importante è invece la Cina. Se si considera che nel 2006 la produzione cinese era di circa 5,3 mln di tonnellate, vale a dire il 18% della capacità mondiale, mentre nel 2016 è arrivata a produrre circa 24,1 mln di tonnellate(+355 %) con una produzione mondiale attestata al 54% (contro il 17% dell’Europa), è lampante la crescita esponenziale che ha avuto questo Paese. Soprattutto il 2015 è stato un anno difficile per la produzione dell’acciaio a livello mondiale. Come risulta dal recente report World Steel in Figures 2016 diffuso dalla World Steel Association,, la crescita della Cina è stata tale che i restanti mercati dell’acciaio si sono dovuti adeguare ai livelli inferiori. Tuttavia, va detto che verso la fine del 2016, il mercato cinese (insieme a Giappone, USA, Russia, Corea del Sud, Germania e Brasile) ha subito un leggero rallentamento, mentre India, Turchia Ucraina ed Italia (in netto contrasto con il resto dell’Europa) hanno visto confortanti dati di incremento. Continuerà questo andamento anche nel 2017? Le prime stime dicono di sì, soprattutto per quel che riguarda il nostro Paese. Tu cosa ne pensi?