Piani inox: raffreddamento delle quotazioni ed autunno caldo
Oggi intervistiamo il nostro AD Alessandro Bettuzzi sull’andamento del mercato dell’acciaio in questo particolare momento storico. La pandemia e ora il conflitto in Ucraina hanno causato grandi difficoltà, anche economiche, mettendo ancora più in evidenza luci e ombre di un sistema industriale che necessita di interventi importanti per fronteggiare i disagi attuali. “Contrariamente a quanto visto negli ultimi 14 mesi, la domanda del comparto industriale ha tenuto fino alla metà di Maggio. Con il mese di Giugno riteniamo sia concluso il ciclo speculativo e l’attesa di un decremento del prezzo dell’acciaio inox, è un’aspettativa di tutti gli operatori di mercato. Il prezzo era già in lieve flessione prima del Conflitto Ucraino. Flessione che al contrario ha esacerbato gravi tensioni sia dal lato energetico che finanziario colpendo in primis il Nickel che ha toccato punte di 100.000$ fino ad arrivare addirittura alla sospensione dall’LME. Da Maggio la grande assente del mercato è la domanda. Ora il mercato attende una stabilizzazione dei prezzi sana e necessaria che darebbe una spinta più convincente alla domanda a e una maggior tranquillità agli utilizzatori finali ed ai comparti industriali manifatturieri che fino ad oggi sono stati i più penalizzati della filiera.