Il Trofeo Oiki: oltre il golf, un impegno di solidarietà
Il Trofeo Oiki: oltre il golf, un impegno di solidarietà
Il DNA di Oiki Spa è intimamente legato al golf: si tratta di un legame che ha radici familiari, consolidandosi nel tempo fino a diventare una caratteristica distintiva. Lo dimostra il Trofeo Oiki, giunto alla 30ma edizione, che ha riunito l'11 giugno scorso gli appassionati del green presso il Golf del Ducato di Sala Baganza. Un evento atteso con fervore dai membri del club, che ha visto la partecipazione di 125 appassionati.
Oiki ha avuto l'onore di sostenere l'intero evento e ha scelto di devolvere il totale delle quote di iscrizione, per un totale di 2500 euro, a GiocoAmico, un'associazione che dal 1998 opera per portare svago e supporto psicopedagogico ai piccoli pazienti dei reparti pediatrici dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
Giovanni Bettuzzi, AD di Oiki, ha dichiarato: "L'impegno di Oiki non si ferma allo sport, ma si estende a una dimensione più ampia, quella sociale. Il nostro amore per il golf si fonde con la volontà di fare la differenza, contribuendo a sostenere iniziative di valore come quella di GiocoAmico. Questo è l'anima del Trofeo Oiki, un evento che unisce sport e solidarietà".
Quest'anno, l'evento ha riservato momenti di intensa emozione. Durante la premiazione, si è distinto l'intervento del prof. Giuseppe Peracchia, uno dei vincitori del secondo torneo nel 1994, edizione in cui partecipò in coppia con la moglie. Infine, il nostro plauso va a tutti i partecipanti che, con il loro entusiasmo, hanno contribuito a renderlo memorabile. L'appuntamento è alla prossima edizione: ci vediamo al 31° Trofeo Oiki.
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Alla scoperta del mondo degli Inossidabili: l'intervista a Rima Ben Abdallah
Alla scoperta del mondo degli Inossidabili: l'intervista a Rima Ben Abdallah
Torniamo ad intervistare uno dei quattro finalisti del contest aziendale in cui i collaboratori di Oiki hanno deciso di mettersi in gioco per definire la nuova mission aziendale. Questa volta intervistiamo Rima Ben Abdallah che ha contribuito con la missione: “Partner indiscusso nella lavorazione dell’acciaio inossidabile, garantiamo un servizio sostenibile e su misura. Affidabilità, eccellenza, sicurezza e attenzione alla persona sono i nostri capisaldi”. In quest’intervista conosciamo la genesi di questa mission e il ruolo di Rima in Oiki spa.
Di cosa ti occupi in Oiki?
In Oiki mi occupo della parte commerciale, seguo la zona di Parma, Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Sono entrata in azienda come Back Office passando successivamente alle vendite. Quotidianamente sono in contatto con diversi tipi di realtà, dalle aziende più strutturate dove è presente un ufficio acquisti/ufficio vendite alle realtà più artigianali, le officine in cui è il titolare ad occuparsi direttamente degli acquisti.
Da quanto tempo lavori in Oiki?
Sono in Oiki da due anni e mezzo. Rispetto ai miei colleghi Senior ho vissuto in azienda un lasso di tempo più breve, in pochi anni però si sono condensati tanti cambiamenti. Basti pensare alla forte variazione di mercato che le aziende hanno vissuto tra la pandemia e la guerra.
Quali sono, secondo te, i valori che contraddistinguono Oiki?
Sicuramente l'umanità. Vengo da altre esperienze lavorative e fin da subito ho riscontrato in Oiki l’importanza della “vicinanza”, intesa come contatto umano, valore distante in altre realtà. Questo atteggiamento si proietta sia verso l'esterno (i clienti) sia verso l'interno (i collaboratori). Oiki è una grande azienda che mantiene nei rapporti un’impronta familiare in cui i collaboratori vengono davvero visti come parte di una grande famiglia. In azienda c'è tanta trasparenza, ad ogni livello c’è tanta voglia di avere un confronto interno e proprio grazie a questo confronto continuo tutti contribuiscono alla crescita aziendale.
Come è cambiato il settore negli anni?
Sicuramente i rapporti che erano già solidi si sono consolidati ulteriormente: abbiamo affrontato momenti in cui c’è stata carenza di materiale e noi siamo rimasti al fianco dei nostri clienti più fedeli. Anche nei momenti di maggiore difficoltà abbiamo garantito loro un servizio in continuità, materiale permettendo, in linea con le condizioni di mercato. Ci siamo impegnati in modo tale che in queste aziende non si fermasse la produzione. Dal punto di vista tecnologico, invece, c'è stata un'accelerazione anche nelle piccole realtà. Questo non vuol dire che è venuto meno il contatto umano, visitiamo mensilmente i nostri clienti e il telefono rimane lo strumento alla base della nostra comunicazione. Per quanto riguarda la sostenibilità, c’è una maggiore attenzione al riuso e all’economia circolare.
Da dove è nata l'ispirazione per la tua mission?
Mi ricollego alla prima domanda, ho concentrato il focus sulla parola “Partner” perché Oiki si pone al fianco dei suoi clienti per soddisfare ogni richiesta ed esigenza. Dal punto di vista della flessibilità, aldilà delle tempistiche standard aziendali di approntamento, i clienti sanno di poter sempre contare su di noi anche per le urgenze. Oiki non è un’azienda fornitrice, è a tutti gli effetti un Partner con cui lavorare e continuare a collaborare.
Quali sono, secondo te, le sfide nel 2023 per il settore dell’acciaio inossidabile?
Il 2023 è un anno incerto perché usciamo da uno scenario storico particolarmente difficile, è un periodo in cui c’è poca la domanda. La sfida è quella di coltivare e mantenere i rapporti tra le varie realtà per offrire un valore aggiunto che vada oltre la fornitura di materiale. Penso sia fondamentale continuare ad alimentare il rapporto con i clienti, mantenendo un contatto continuo non solo telematico, tramite delle visite periodiche per far sentire la nostra vicinanza.