Innovazione continua e formazione: i due pilastri di Oiki
Innovazione continua e formazione: i due pilastri di Oiki
Per un’azienda decidere di impegnare tempo e risorse nella formazione è un passo fondamentale per accrescere la qualità del servizio proposto.
In Oiki riteniamo che investire nella catena del valore sia importante: in un momento in cui il mercato propone nuove sfide il management deve essere pronto a fronteggiare i cambiamenti, migliorando le proprie competenze specifiche.
Per crescere e per identificare nuove aree business bisogna coinvolgere tutte le unità organizzative: ecco perché sincronizzare e far comunicare tra loro i firstline worker, ovvero il primo punto di contatto tra l’azienda e i suoi clienti, diventa determinante per rispondere al meglio alle richieste di mercato, in termini di tempistiche, consulenza e assistenza.
“Oiki, che da cinquant’anni si occupa di service, ha come obiettivo quello di incrementare ulteriormente il proprio know-how: un percorso formativo del personale è necessario per offrire ai nostri clienti un livello di qualità sempre più alto.
Abbiamo già avviato la fase iniziale di questo percorso e l’attenzione è stata rivolta alla prima linea. Puntare su persone che sono con noi da tanto tempo e che conoscono molto bene il business è un modo per dare loro maggiore autonomia e dunque più responsabilità.
Il prossimo step sarà invece quello di trovare anche per le vendite una vera e propria “ricetta” da seguire, ovvero un Oiki way of selling”.
Queste sono le parole di Giovanni Bettuzzi, A.D. di Oiki, uno dei protagonisti del ricambio generazionale che ha interessato l’azienda negli ultimi anni e che ha portato la dirigenza a puntare sempre di più sulla crescita, sullo sviluppo e oggi anche sull’innalzamento della qualità, per garantire un miglioramento continuo.
Oiki ha deciso di appoggiarsi per questo suo aggiornamento ad un professionista del settore, Alvaro Gafaro, senior strategy consultant di Bosch TEC.
“Le risorse umane diventano un fattore differenziante dell’offerta di valore di Oiki e la formazione uno strumento indispensabile per allineare gli sforzi di tutti verso una continua ricerca di soddisfazione del cliente”, sostiene Alvaro Gafaro.
Visto l’entusiasmo con cui è stata affrontata questa esperienza e la voglia di acquisire sempre più strumenti nuovi, la sfida di Oiki per il futuro è quella di rendere questi workshop di approfondimento e di condivisione un appuntamento fisso, per aumentare il livello di preparazione e la coesione all’interno del gruppo di lavoro. Ora che l’azienda sta puntando molto su assunzioni giovani è essenziale garantire un dialogo tra loro e i dipendenti di maggiore esperienza, per uniformare e implementare le diverse skills che oggi sono richieste.
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Made in Steel 2021: il Rinascimento dell’acciaio
Made in Steel 2021: il Rinascimento dell’acciaio
La fiera che da oltre dieci anni rappresenta il più importante evento del sud Europa dedicato alla filiera dell'acciaio, si è tenuta i primi giorni di ottobre a Fiera Milano (Rho) e noi non potevamo mancare.
Alessandro Bettuzzi, A.D. di OIKI Acciai S.p.A. sottolinea la generale euforia dei partecipanti per essere tornati a vedersi e a dialogare finalmente di persona.
“La rinascita dell’acciaio riparte dall’industria strategica e da tutti gli operatori. Dopo questa emergenza sanitaria senza precedenti e un 2020 molto penalizzante, soprattutto dal punto di vista della domanda che ha fatto registrare una consistente perdita del PIL di quasi 10 punti, - afferma Alessandro Bettuzzi - la volontà di tutti è quella di fare sistema, non concentrandosi su un unico anello, ma su tutta la catena del valore.
In Fiera si è parlato dei produttori europei di acciaio inox, del ruolo della distribuzione e soprattutto dei settori industriali che vengono riforniti delle materie prime che in questo momento sono in situazione di sofferenza per i prezzi ormai insostenibili a valle della filiera, compromettendo fortemente la competitività dei nostri settori industriali.
Il rischio è di essere invasi da Concorrenti extraeuropei, come ad esempio la Cina in grado di prendere d'assalto i nostri mercati con i prodotti finiti a prezzi nettamente inferiori, causando un grosso problema alla domanda industriale europea.
Il quesito che interessa il prossimo futuro è proprio legato alla domanda europea che, se dovesse calare sensibilmente, causerebbe un crollo vertiginoso dei prezzi e la conseguente svalutazione dei magazzini, in cui sono stoccate un grande numero di merci.
L’augurio è dunque quello di un adeguamento dei valori dei prezzi per non penalizzare tutta la filiera. Sono da tutelare in modo particolare i clienti che devono costruire manufatti in acciaio inox, i quali devono competere all’interno di un mercato internazionale”.
Alessandro Bettuzzi conclude dicendo che “senza tempestivi provvedimenti in tal senso si prospetta un anno davvero difficile e l’euforia di questo primo momento potrebbe trasformarsi nel prossimo semestre in preoccupazione per le inevitabili ricadute economiche”.
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I trend del mercato dell’acciaio: il punto sull’International Stainless & Special Steel Conference
I trend del mercato dell’acciaio: il punto sull’International Stainless & Special Steel Conference
Si è da poco conclusa a Como la conferenza internazionale sull’acciaio inossidabile e speciale, organizzata da SMR EVENTS, incentrata sui temi della sostenibilità e della digitalizzazione (“Green & Digital”), tematiche molto care in OIKI. Tra le questioni più discusse durante queste tre giornate di meeting c’è il tema della reperibilità della materia prima, una questione che interessa molto da vicino tutti i produttori europei.
Come ci riporta Alessandro Bettuzzi, A.D. di OIKI Acciai S.p.A.: “Nonostante il bilancio 2021 si chiuda in maniera più che positiva per distributori stocchisti e Centri di Servizio, le previsioni per il prossimo quadrimestre sembrano confermare lo scenario visto fino ad ora: non ci sono segnali di cedimento del valore dei prezzi delle materie prime”.
Per quanto riguarda la sostenibilità e il futuro dell’acciaio inossidabile, come materiale ecologico, il percorso è ancora lungo e i costi previsti per questa transizione sono elevati ma la volontà è sicuramente quella di andare in questa direzione.
“il ciclo di produzione da riciclo di rottame inox è poco impattante per l’ambiente ma — come sottolinea Alessandro Bettuzzi — restano ancora alcuni punti critici da risolvere come ad esempio il fatto che l’energia ad oggi utilizzata nei processi di lavorazione derivi in parte ancora da combustibili tradizionali e non esclusivamente dall’impiego di fonti rinnovabili. Ma rendere l’acciaio sempre più “green” è l’obiettivo finale condiviso dei prossimi anni. Per questo motivo in OIKI abbiamo investito nella creazione di un impianto fotovoltaico che contribuisce in parte al fabbisogno energetico dell’azienda”.